Mappa
Atterraggio 🛬
17:50, mar 29 nov 2022
8° 6' 6.9" S - 109° 50' 7.2" EGiorno 1: arrivo a Yogyakarta verso il tardo pomeriggio, dopo 3 aerei (21 ore di volo) Milano-Doha Doha-giakarta e Giacarta-Yogyakarta e un'ora di Grab per il centro arriviamo in albergo, prima azione da principessa Disney: apro la finestra ed entra un gatto in camera super affettuoso che non se ne vuole andare. Usciamo e dopo 20 minuti a piedi vediamo un po' Malioboro, la via principale. Si sente subito che l'aria é pesante, c'è un forte odore di inquinamento e finché non ci saremo abituati, useremo le mascherine. É fatta in un modo che ricorda il mercato e ha sbloccato il primo trauma dell'acqua che non tutti ce l'hanno diretta, alcuni usano delle bacinelle con dell'acqua sporca, altri cucinano per terra. Regola n.1 spendi un po' di più ma mangia in un posto sicuro. Leo ha deciso di andare sul sicuro e lo accontento, stasera Mc.
Consiglio del giorno: usa visa e Mastercard perché bancomat e maestro non funziona da nessuna parte in Indonesia

Le varie albe e tramonti dal volo
Prambanan
18:32, mer 30 nov 2022
7° 45' 7.3" S - 110° 29' 29.3" EGiorno 2: volevamo svegliarci presto per vedere 2 templi, ma rincoglioniti dal jet leg ci siamo alzati alle 10, abbiamo preso la sim telkomsel da 20gb, cambiato i soldi, noleggiato un motorino e siamo corsi a Prambanan, tempio induista dell' 800d.c., buttato giù da una serie di eventi naturali e ricostruito dagli inizi del '900, stanno ancora finendo perché il terremoto del 2006 ha fatto altri danni, hanno dunque deciso di cementarlo (l'hanno capita). Tempio che all'inizio non ci ha attratto, ma scoprendolo man mano, abbiamo imparato molto ad apprezzare il suo fascino, camminando tra i giardini e vedendo gli altri templi minori nelle vicinanze. Dopo avere preso tutta la pioggia in motorino di questa bellissima giornata uggiosa, siamo tornati verso il centro, a un ristobar col biliardo, buona l'anatra e i ravioli ai gamberi, i drink e le birre meno, Leo colpito da un attacco di fame all'italiana si é preso una aglio e olio, ancora non si é capito cosa ci fosse dentro (the gardens). Siamo tornati in albergo ma sia io che Leo abbiamo un sacco di tosse e dulcis in fundo, curiosando la fotocamera, ho perso tutte le foto (CAZZOOOO).
Consiglio del giorno: assicurati di togliere la sim dalla fotocamera prima di maneggiarla a cazzo

Non hanno un codice stradale ben preciso

Tempio di prambanan
Borobudur
10:16, gio 1 dic 2022
7° 36' 6.3" S - 110° 12' 43.1" EGiorno 3: dopo che Leo é stato male quasi tutta la notte, abbiamo deciso di riposare un po' di più, iniziando la giornata a dover pulire il pavimento dal mercurio di un termometro rotto (fantastico). Anche se il checkout era a mezzogiorno abbiamo lasciato le valigie in reception, abbiamo preso la colazione d'asporto e siamo andati a vedere Borobudur, il tempio buddista più grande al mondo, purtroppo non si può salire per questioni di covid (credo), ma anche solo da fuori si vede la sua imponenza. Appena arrivati ci ha inseguito un tizio in moto dicendo che dentro non c'erano i parcheggi per i motorini, quindi di parcheggiare fuori ed entrare a piedi (a me pare di averne visto qualcuno in realtà, dopo aver passato tutto il giorno con l'ansia che lo rivendessero al ritorno c'era ancora, semplicemente essendo tutti molto poveri si inventano qualunque cosa pur di racimolare qualcosa, abbiamo anche scambiato due piacevoli chiacchiere con qualche locale e si capisce subito che anche se navigano tutt'altro che nell'oro, stanno bene così e in pace con loro stessi). C'erano un sacco di turisti asiatici che ci hanno chiesto di fare la foto con loro e gentilmentissimamente abbiamo accettato, creando però una fila chilometrica di gente asiatica che voleva fare una foto con noi. Ci siamo goduti qualche elefante e parte del parco, tra cui il museo, ma abbiamo fatto una cosa veloce perché dovevamo prendere il treno alle 14, quindi non ho letto la storia, ma sono sicura che internet ne sa qualcosa. Preso il treno di 6 ore con l'aria condizionata a palla (toccasana per le nostre tossi) direzione surabaya, c'era un tassista che ci ha accompagnato per altre 4 ore alla guesthouse. Ho organizzato un'altra parte del viaggio mentre Leo dormiva in treno, assicurandomi però di trovarmi con una perfetta scoliosi dormendo 4 ore in macchina. Siamo arrivati al villaggio di Cemoro Lanwang, a 2200 mt. e fa un freddo cane. Abbiamo pranzato a stento e non c'è nulla di aperto per cena, ci si accontenta delle brioches di stamattina. A letto presto perché domani sveglia alle 3:30 per andare a vedere l'alba al Bromo.
In questi villaggi non prendono le carte, ma solo contanti
Consigli del giorno: occupa un po' più di spazio in valigia per le medicine e se riesci porta del cibo extra, in queste occasioni non puoi sapere quando sarà la prossima volta che mangerai
Bromo
4:36, ven 2 dic 2022
7° 50' 52.6" S - 113° 11' 0.1" EGiorno 4: sveglia un po' prima delle 3:30 per andare a vedere il bromo alle 4, nulla da dire se non che credo sia uno dei paesaggi migliori e più suggestivi che abbia mai visto, misto di montagne, vulcano e deserto dove nel mezzo si trovano anche i beduini con i cavalli, sulla cima del cratere l'odore di zolfo non é neanche invadente, nonostante sia un vulcano attivo. All'arrivo nella valle (mare di sabbia) ci hanno accolti i beduini, cercando di venderci pure le loro madri pur di farci pagare una passeggiata a cavallo, abbiamo fatto un po' di fatica, ma a piedi é stato comunque soddisfacente, anche se ho dovuto letteralmente trascinare/spingere Leo per un pezzo in modo tale da evitargli un soffio al cuore. Tornati in albergo abbiamo saldato i vari debiti di tour e trasporto, prezzi un po' alti per l'Indonesia, ma comunque più bassi dell'Italia (ci hanno inculato? Probabile, ma abbiamo preferito spendere un po' di più piuttosto che perderci tra i boschi).
Finalmente siamo arrivati a metà dell'Odissea, ci mancano 6 ore di macchina per raggiungere Banyuwangi e dopo un giorno di digiuno facciamo un pranzo sulla strada. Sia io che Leo stiamo meglio, ma dato che la sfiga ci perseguita, oggi ho iniziato a sentire un dolore forte di bruciatura sulle spalle, l'ultimo giorno a yogyakarta ho prestato la felpa a leo per evitare che si bruciasse lui, atto d'amore che mi é costato le spalle, ma finche sta meglio okay, crema idratante e via!
Il viaggio gradualmente aumenta e per sgranchire le gambe facciamo tappe tra bagni e negozi (da bravi bimbi viziati ci siamo fatti tagliare un'intera anguria in un negozio), qua guidano in modo molto molto molto spericolato rispetto a noi, ma sono abituati, quindi ci fidiamo.
Dopo 8 ore arriviamo alla bettola da 3 euro presa su booking, puzza e il bagno non é accessoriato, ma contando che l'escursione inizia all'1 di notte va bene così. Essendo un posto poco turistico abbiamo provato a cercare un ristorante nei dintorni ma senza successo. Durante le ricerche manmano hanno iniziato a seguirci dei bimbi curiosi dei turisti, da 3, a 5, a 10 fino ad arrivare a una 20ina, tutti timidi, ma gli é bastato un saluto per iniziare a gironzolarci attorno. Abbiamo trovato un market con dei noodles da fare scaldare a modi saikebon che ci ha gentilmente preparato il proprietario della bettola.
Consigli del giorno: aspettati di spendere più del previsto e se fai viaggi itineranti come il mio porta una felpa (sempre aria condizionata a palla) e qualcosa per ingannare il tempo, é bellissimo prendere bus e treni, conoscere gente del posto e vedere l'ambiente circostante, ma ci metterà molto di più dell'aereo e passerai molto tempo in viaggio, usa la crema solare o copriti dal sole con qualcosa quando é bel tempo

Alba dal Bromo

Viaggi lunghi ma in compagnia ❤️

Scontrino di un negozio locale
Kawah ijen
2:14, sab 3 dic 2022
8° 3' 55.1" S - 114° 14' 15.8" EGiorno 5: non riesco a prendere sonno, un po'perché ho dormito nel viaggio e un po' per l'ansia di fare andare tutto bene in questo viaggio, finora é andato tutto bene, spero anche nel proseguo del viaggio.
Ci svegliamo come da programma, ci viene a prendere il driver e partiamo dalla bettola all'1 di notte, all'arrivo del campo base fremiamo dalla voglia di andare a vedere il vulcano, nonostante sapessimo delle 2 ore in salita, però gli altri non sono d'accordo, se la prendono con calma, fanno colazione e quando ci avviamo é già l'1:45, fa niente, abbiamo un passo spedito, la prendiamo bene e ci facciamo pure due chiacchiere con la guida, neanche il tempo di finire la prima salita, che le zavorre che ci siamo portate nel tour condiviso sono rimaste indietro, capendo la situazione, la guida ci sbologna a un suo amico con due persone un po'più attive, ci rendiamo subito conto che sono delle zavorrine anche quelle, ci si ferma, si riparte, ci si ferma, si riparte. Almeno la cosa ci aiuta a non avere neanche un po'di fiatone, in più ne approfittiamo per guardare in alto, nonostante le decine di torce c'è un cielo limpido che ci permette di vedere l'immensità della galassia, dopo tanta salita, eccolo! Il vulcano kawah ijen (Michy ma é notte, non si vede un cazzo) lo so, però si sente lo zolfo, che ti accompagna in mezz'ora di discesa tortuosa, con 3 rischi di frattura del collo, 5 scivolate e sentieri larghi come fili interdentali, sicuri come una panda sul ghiaccio in curva, gas solforosi, lucina a funzione "sbatti" (nel senso che se non gli dai due botte la pila non fa contatto) e maschere antigas ritrovate negli scavi degli aztechi, finalmente riusciamo a vedere la lava blu. Maestosa e ultraterrena, con questo scenario da film fantascientifico sembra di essere in un altro mondo. Il tempo di riprendersi, sbracciarci per fare foto e video, vediamo da lontano che arrivano, ecco le zavorre con la nostra guida preferita. Fatte anche loro due foto, decidiamo di risalire, ormai in ritardo per vedere l'alba dal lago acido, ma non avremmo visto niente comunque, il vento ci era a sfavore e spostava tutto il gas sulla ormai salita e i punti panoramici, aggiungendo un po' di pepe alla situazione, a una delle zavorre asiatiche viene un crampo al polpaccio e inizia a urlare di dolore, si sdraia dove riesce e io da bravo medico mancato le alzo il pantalone e le faccio un massaggio al polpaccio (pure gratis), la cosa mi costa minuti di aria e inalazioni di gas che mi accompagnano con tosse e giramenti di testa per tutta la salita, ricordandomi che sono zavorre, ho il tempo di riprendermi tra una pausa e l'altra riparata da qualche roccia, per fortuna la cosa mi permette di parlare con vari minatori e scoprire come portano 100 kg sulle spalle lungo la salita del vulcano, per poi portarne 300kg a valle tramite un carretto su quel famoso sentiero stellato, iniziando ancor prima delle luci dell'alba e finendo al tramonto (o per alcuni, finché possono). Alcuni portano quel tanto che basta per poi rivenderlo come souvenir, altri invece approfittano dei carretti per fare da "taxi" alle persone.
Non so spiegare la fatica di fare quel sentiero, figuriamoci con un peso addosso, che sia una persona o zolfo.
Arriviamo al punto panoramico, il lago acido si intravede e ci si deve accontentare di quello che c'è, ma é stato comunque fantastico, finito il tutto ci incamminiamo per tornare, senza aspettare nessuna zavorra o zavorretta, arriviamo prima di tutti e ci offrono delle banane fritte nell'attesa.
Torniamo alla bettola, prepariamo i bagagli e da
Ketapang prendiamo un bus che ci porta a Denpasar, da dove prendiamo un taxi per raggiungere la villa e iniziare finalmente il relax
Appena arrivati nell'isola si vede subito la differenza della cultura induista, sono tutti devoti ai loro Dei, alcuni pregano fuori dalla loro casa, altri hanno il loro tempietto in giardino, ci sono anche alcuni altari sulla strada dove vedo che la gente lascia anche dei doni. Arrivati alla stazione dei bus, contrattiamo con un tassista per farci portare alla modica cifra di 10 euro per un'ora di strada, lui infatti incazzatissimo Arriviamo alla guesthouse stanchissimi, ma noleggiamo un motorino e ci facciamo un giro in centro per mangiare.
Consiglio del giorno: sopporta quanto più possibile, il tempo per riposare lo troverai, ma quando puoi cerca di non mollare, tutte le fatiche saranno ripagate

Ingresso dal campo base

Selfie con i mascheroni per i gas solforosi

Tipico lavoro di un minatore di zolfo
Ubud 1
16:29, dom 4 dic 2022
8° 29' 26.7" S - 115° 15' 57.2" EGiorno 6: mattinata di relax nella infinity pool del posto, un po' di pausa ci sta, ma mi prende la tosse forte, saranno una serie di cose tra il vulcano, aria condizionata ecc, però non demordo e dopo avere mangiato in centro, andiamo alla monkey forest, il tempio delle scimmie, qua ci sono se non sbaglio più di 300 scimmie, alcune più amichevoli e altre meno, ci sono poche regole da seguire per cercare di salvarti la vita, le puoi trovare scritte ovunque, non avvicinarti troppo alle scimmie, solo loro possono avvicinarsi a te, non guardare le scimmie negli occhi, non avvicinarti troppo ai cuccioli e non prendere il cibo dalle zone dove gli si dà da mangiare. Se vuoi fare le foto con le scimmie ci sono alcuni che si fanno pagare per avvicinarle, però consiglio se ti metti a sedere "vicino" (almeno 1,5/2 mt) c'è una buona probabilità che si avvicini a curiosare, attenzione però se fai questa cosa perché non devi avere niente nelle tasche, neanche in quelle chiuse con la cerniera, perché tanto le sanno aprire e rubacchiano, non devi inoltre avere uno zaino se fai questa cosa per lo stesso motivo, però puoi lasciare i tuoi beni alla persona che sta in piedi a fare la foto, se sei in piedi le scimmie non ti cagano, infatti se volevi solo riposare le gambe e arriva una scimmia, basta solo che ti alzi. Finito il tour, data la pioggia, decidiamo di tornare in albergo, dove sto malissimo e decido di starci tutta la sera, mandando Leo a prendere due pizze.
Consiglio del giorno: non avvicinarti mai ai cuccioli più piccoli delle scimmie, inoltre se ne trovi qualcuna per strada é normale, non spaventarti

Foto di famiglia alla monkey forest

Io e la mia nuova amica

Risaie di Tegallalang
Pura tirta Empul, caffè e risaie
12:00, lun 5 dic 2022
8° 24' 57.1" S - 115° 18' 54.1" EGiorno 7: la mattina continuo a stare male, quindi stiamo in albergo fino al pranzo per riposare, io a letto e Leo in piscina. Nel primo pomeriggio andiamo a vedere il pura tirta Empul, il tempio dell'acqua santa per le purificazioni, ha una parte accessibile a tutti (quello della fontana) e una parte dedicata alle persone devote che vanno lì per pregare. In quanto turista avrei potuto esercitare il rito di purificazione, ma a trattenermi non é stato il fatto che stavo male quanto più il fatto che quando sono arrivata e ho visto gli induisti pregare e avere una fede così intensa, se avessi messo piede nella fonte mi sarei sentita fuori luogo, magari ho sbagliato, magari avrei avuto l'occasione di mettere un'esperienza in più nel cassetto e nessun dio induista si sarebbe offeso, però credo di avere fatto la scelta più giusta per per la mia persona. Dopo avere visto questo bellissimo il nostro programma era quello di andare alle risaie di tegallalang, ma abbiamo posticipato la tappa seguendo il gentilissimo consiglio di un parcheggiatore del tempio, sul fatto di andare alla piantagione di caffé Cantik, dove ci hanno spiegato come viene fatto il caffè, ci hanno mostrato le bacche, il cacao e le varie piante usate per fare il tè, ci hanno spiegato anche come viene fatto il luwak coffee, questo animale kopi luwak, viene lasciato libero nelle foreste, si nutre di bacche di caffè e dopo un mesetto nel suo corpo (come dicono in francese) le caca, successivamente questi nuovi baccelli vengono raccolti, puliti, sbucciati ed ecco i chicchi di caffè, da qui il procedimento é uguale a quello delle bacche (dopo averle ovviamente sbucciate), i chicchi vengono fatti tostare per una 40ina di minuti e successivamente battuti e tritati fino a farli diventare quella polvere di caffè che conosciamo anche noi, si setaccia il tutto per dividere gli scarti et voilà, pronto per una tazza di caffè. Abbiamo avuto l'occasione anche di fare assaggi di tazze di caffè e tè tipici del posto, nulla a che vedere con quelli italiani, si sente che é tutto fatto a mano, 100% naturale e il 200% più saporiti. Siamo anche passati dal negozio, ho preso i due tè che mi sono piaciuti di più e leo invece ha iniziato a prendere tanti di quei tè e caffè che anche un collezionista seriale si sarebbe spaventato.
Arriviamo alle risaie dopo il tramonto, un po'tardi rispetto a quanto "concesso" infatti tutti i locali sono in chiusura o hanno già chiuso, ma per la gioia di alcuni baristi, facciamo in tempo a prendere un frullato. Ci diciamo di tornare a farci una doccia e andare a mangiare, ma crolla tutto, come noi alle 20:00 che andiamo a dormire.
Consiglio del giorno: non essere troppo impressionabile
Ubud 2
9:02, mar 6 dic 2022
8° 29' 39.2" S - 115° 16' 1.5" EGiorno 8: Dopo una settimana di viaggio, mi gioco la carta dell'assicurazione sanitaria e mi faccio controllare in clinica, mi controlla l'ustione sulla caviglia e come sta la mia anima, l'influenza non preoccupa così tanto la dottoressa, ma nemmeno la caviglia, mi dà una busta piena di medicinali e via con dios, devo prendere 13 cose al giorno tutto compreso. Basta che mi passi e poi sono contenta.
Subito dopo di corsa alle piscine tra le risaie una ME RA VI GLIA, 3 piscine e 2 vasche idromassaggio riscaldato con una vista pazzesca nella giungla, alla modica cifra di 3 euro, poi però se vuoi chiedere dentro qualcosa devi lasciare l'eredità (non ti fanno entrare cibi e/o bevande, neanche l'acqua, quindi non portare nulla perché te lo sequestrano), essendo molto umido ci aspettavamo la pioggia e infatti eccola, abbiamo vissuto la pioggia tropicale nel caldo di una vasca idromassaggio (che dire, mica male), pranziamo lì e verso le 16 decidiamo di andare alla grotta goa gajah, o almeno ci proviamo, veniamo sommersi da un'altra pioggia forte e ci fermiamo al primo posto disponibile, la casa di un mercante che ci offre il caffè, nel mentre che aspettiamo che smetta si allestisce la sua bancarella, avremmo anche mangiato lì, ma non ci ispiravano molto delle foglie riempite con riso e chili, quindi abbiamo optato per altro, oggi ristorante italiano!
Consiglio del giorno: non troverai MAI un popolo più disponibile degli indonesiani

Ristorante italiano con prodotti importati

Pool club sulle risaie
Tour cascate
19:22, mer 7 dic 2022
8° 30' 24.7" S - 115° 15' 44.9" EGiorno 9: Giornata di tour, oggi abbiamo il driver che ci viene a prendere e ci porta in giro, prima tappa, un'altra piantagione di caffé (io ho accettato perché volevo fare di nuovo gli assaggini, Leo all'inizio non era molto convinto, ma col fatto che ha potuto aggiungere altri 2 tè in valigia non si é lamentato) abbiamo approfittato per creare un po' più confidenza con la guida, infatti é una persona adorabile che si apre molto con noi, prossima tappa villaggio Penglipuran, la guida ci spiega che in passato la gente viveva in un unica casa-tempio che si tramandava di generazione in generazione, i figli maschi rimanevano e acquisivano responsabilità, le figlie femmine si sposavano e andavano nella casa del marito, alcuni mantengono tutt'ora questa tradizione, altri preferiscono trovare case più grandi solo per la loro famiglia (una casa può avere anche 5 famiglie). Quel giorno siamo stati fortunati e abbiamo visto come preparano gli spettacoli, come utilizzano il bambù, come restaurano il sistemabile e avendo fame presto, siamo riusciti a farci ospitare da una famiglia e mangiare pollo e pesce (fritti, come tutto il cibo mega unto tipico indonesiano). Da qui iniziamo ufficialmente con il giro delle cascate, la prima é la cascata nascosta in una grotta, il trekking é una fatica immensa probabilmente anche perché con la tosse ho il fiato corto, ma durante la fine della camminata c'è un gioco di luci spettacolare, creato dai raggi del sole che passano tra gli alberi, sembra un fantasy. La cascata come anticipato é circondata da un tubo di rocce e per arrivarci si entra dal basso. La seconda il sentiero é meno faticoso e più caratteristico, ci sono dei ponti fatti con le canne di bambù e delle bancarelle dove ci prendiamo anche della frutta, i locali sono simpaticissimi ed é sempre bello avere a che fare con loro. Arrivati alla cascata, data la pioggia di ieri, l'acqua non era pulitissima, però é stato sempre un piacere per gli occhi vedere quella natura incontaminata. La terza e ultima é stata la più spettacolare, immensa e con dei giochi d'acqua pazzeschi, lì puoi trovare delle persone che ti accompagnano nei punti migliori essendo scivoloso in più fanno foto, video e slow mo facendoti saltare le file chilometriche a gratis, ma é sempre meglio lasciare una mancia (personalmente abbiamo lasciato 20.000 rupie a testa). Abbiamo finito il tour un po' prima della tabella di marcia, quindi abbiamo chiesto alla guida se gentilmente poteva accompagnarci a prendere i vestiti e ci fa questo grosso favore, ultimo giro in centro e finiamo di preparare le valigie


Gili Tranwangan
15:33, gio 8 dic 2022
8° 20' 53.9" S - 116° 2' 18.4" E
Biglietto della nave
Giorno 10: dopo colazione ci organizziamo con il proprietario del posto per trovare la soluzione migliore per arrivare a gili Tranwangan, ci viene a prendere un pulmino, che ci porta al porto e successivamente ci porta direttamente a gili t, vi risparmio tutta la noia riassumendo solo con "non riuscirete a dormire su una barca" agli indonesiani pare piaccia guidare la barca surfando tra un'onda e l'altra. Una cosa importante è quando arrivate/lasciate un porto dovrete pagare una tassa di 10k rupie (oltre al costo del biglietto), non l'ho trovato scritto da nessuna parte quando preparavo il viaggio, ma se lo dicono le forze dell'ordine locali, direi che é meglio ascoltarle.
Arrivati! Il paradiso in terra, immense spiagge bianche di corallo e sabbia, acqua di azzurro, turchese e blu intenso. Ci buttiamo subito a fare snorkeling e vediamo già un sacco di diverse specie di pesci anche senza andare troppo al largo. Finiamo la giornata con delle persone locali (e non) conosciute lo stesso giorno. Vivono proprio in modo diverso, i primi telefoni li hanno visti nel 2015, ma molti dopo averlo provato, hanno deciso che stanno bene anche senza, altri stanno imparando a usarlo e altri lo usano per lavoro, a parte questo non é così poco comune trovare qualcuno che non é mai andato oltre a lombok, o addirittura che non ha mai lasciato l'arcipelago delle gili, alcuni dormono sotto le stelle e si arrangiano per mangiare ma stanno bene, sono felici e non desidererebbero nient'altro. Torniamo al residence in bici (anche perché l'unica altra alternativa sull'isola sono i cavalli)
Consiglio del giorno: alle gili sono ancora più amichevoli perché sanno che senza turisti non avrebbero nulla, però non farti abbindolare, contratta sempre

Gili Meno
18:10, ven 9 dic 2022
8° 21' 2.0" S - 116° 3' 17.0" E
Giorno 11: dopo aver fatto una bella colazione, dopo varie contrattazioni siamo riusciti a trovare il passaggio andata e ritorno per gili meno, giornata di snorkeling a vedere statue subacquee, tartarughe, stelle marine blu e tantissime specie di pesci e coralli, l'isola é piccola e in un'ora la puoi girare tutta a piedi abbiamo visto il santuario delle tartarughe dove le fanno crescere in salute e poi le ridanno all'oceano. Per ultimo e un po' di corsa (stava tornando a prenderci) abbiamo visto il lago salato dell'isola, bello bello e volendo c'è anche la passerella per fare la passeggiata. Impressioni sull'isola: bellissima davvero speciale, c'è una biodiversità assurda e la fauna si aggira vicino alle coste per la poca presenza dell'uomo, la pecca é che probabilmente tra non molto sarà diverso, ci sono molti che costruiscono per la stagione estiva 2023 e ciò porterà molta più gente e di conseguenza molti meno animali e un paesaggio più contaminato, anche i posti che si trovano in giro sono molto nuovi e presto sarà assediata da turisti, i prezzi penso che si alzeranno e inizierà un circolo vizioso che la renderà sempre più turistica e meno come la gili meno di adesso. Torniamo a gili Tranwangan e andiamo a cenare in un posto grill molto figo e buono, durante la cena in tutta l'isola ci sono 2 blackout, fortunatamente risolti in meno di due minuti, ma anche questo fa capire quanto effettivamente siano ancora indietro queste isole. Passiamo il resto della serata sulle sdraio sotto le stelle, ascoltando gente vicino a noi che cantava e suonava la chitarra, fino a quasi addormentarci. Abbiamo capito che é l'ora di tornare in stanza, ci addormentiamo scottati e felici.
Consiglio del giorno: LA CREMA SOLAREEE
Nusa penida - Crystal beach
17:46, sab 10 dic 2022
8° 42' 56.1" S - 115° 27' 33.3" EGiorno 12: finiamo di preparare le valige e approfittiamo della nave alle 12:30 per stare in spiaggia la mattina, tra lo snorkeling e la palestra sulla spiaggia il tempo passa in fretta, ci avviamo al porto (molto prima rispetto al previsto perché con le spalle bruciate e gli zaini pesanti non sapevamo quanto ci avremmo messo), prendiamo i biglietti, mangiamo qualcosa e dopo 3/4 ore tra vari stop e cinesi che chiedevano a quali fermate fossimo, arriviamo al porto di nusa penida, noleggiamo uno scooter e ci dirigiamo all'hotel, la stanza bruttina ma sticazzi, ci buttiamo subito in piscina, stiamo lì un po' e riprendiamo lo scooter per andare a vedere il tramonto a Crystal beach, l'acqua non é delle migliori, ma la sabbia e il paesaggio sono da film, ci facciamo un bagno, prendiamo due pesci a un baracchino e aspettiamo il suggestivo tramonto con tanti cani che giocano tra loro sulla spiaggia.
Mentre scende il sole il cielo si colora di mille sfumature, ogni minuto che passa cambia e non puoi distogliere lo sguardo, la sabbia ancora calda brilla e sembra davvero ci siano dei cristalli, mangiamo bene e tanto. Quando ormai é buio prendiamo il motorino e due ragazze ci chiedono di fare strada perché hanno la luce del motorino che a loro detta funziona poco (funzionava meglio della nostra e ci accecano durante il tragitto), mentre andiamo loro sono lente e ogni tot ci tocca aspettarle, dopo un po'sembra che prendano confidenza, ci stanno dietro e... ci superano! Ah ops, non erano più loro, le abbiamo perse e ci diciamo che forse erano arrivate a destinazione, quindi proseguiamo, arriviamo in stanza e buona notte!
Giro delle spiagge di Nusa penida
16:57, dom 11 dic 2022
8° 45' 4.2" S - 115° 28' 27.2" E
Circa il 60% delle strade é sterrato
Giorno 13: sveglia presto che puntualmente rimandiamo e ci alziamo verso le 8, iniziamo con una colazione fatta in casa (con amore dalla cucina dell'hotel) e ci avviamo verso l'altra parte dell'isola. Premessa, l'isola non é piana, anzi ci sono alcune scogliere altissime e per arrivare alle spiagge si può essere fortunati e parcheggiare praticamente in spiaggia, oppure arrampicarti per delle pareti rocciose pregando chiunque ti capiti pur di raggiungere la meta (sarà per questo che hanno tanti dei). Prima tappa diamond beach, dall'alto strepitosa, con una scogliera a strapiombo che va sul mare, i colori sono maestosi e pensi che la natura é davvero in grado di fare cose pazzesche.
Il paesaggio l'abbiamo visto il biglietto l'abbiamo pagato, che fai? non ti incammini per andare in spiaggia? E via lungo una ripida discesa fatta di scalini alti da fare invidia ai maya. Arriviamo alla spiaggia e sembra di stare in un film dei pirati dei Caraibi, la spiaggia é una distesa di sabbia bianca con delle sfumature rosa, appoggiamo teli e zaini all'ombra e si corre a fare il bagno, le onde sono più alte di noi, però ci destreggiamo bene e ci divertiamo a essere sballottati qua e la, decidiamo di andare un po'oltre e di stare a mollo vedendoci tutta la scogliera, da che stavamo vivendo un sogno siamo passati a un incubo, ci siamo accorti di esserci allontanati più del previsto a causa delle correnti e per tornare a riva abbiamo fatto la nuotata più faticosa della nostra vita, non eravamo lontanissimi, ma siamo stati presi da una corrente a cui dovevamo andare incontro e più nuotavamo e più ci sembrava di stare fermi, alla fine grazie alle onde siamo riusciti a uscire e abbiamo recuperato fiato all'ombra delle scogliere. Dopo esserci ripresi decidiamo di tornare indietro per mangiare qualcosa, cazzo a scendere il sentiero era più facile. Non é stato così infattibile, ma come siamo arrivati, siamo stati delle vittime del marketing di un chioschetto, l'unico che c'era alla fine della salita, abbiamo preso da bere e mangiare e dopo aver recuperato ci spostiamo a Timbeling beach nella foresta, seguiamo Google per delle stradine sterrate tra villaggi e animali, troviamo un signore che ci dice che ci ha portato nel posto sbagliato, prende la sua moto e come un minatore che ha trovato l'oro ci accompagna nel posto giusto, la strada é pure peggio, non la racconto perché é indescrivibile, ma miracolosamente arriviamo al parcheggio, dopo 15 minuti in cui sto qua ci accompagna guardo leo e gli dico "sbolognatelo, perché se no ti devi aprire un mutuo", infatti ci chiede 100k rupie, ma con doti ormai conosciute riusciamo a farle diventare 50k, almeno per la benzina era doveroso. In questa spiaggia sei in mezzo al bosco, ci sono una vagonata di granchi, una pozza d'acqua dolce e la spiaggia (bellino il mare e caratteristico il paesaggio). Dopo l'ultimo bagno e riprendiamo il motorino per andare alla spiaggia più fotografata di nusa penida, kelingking beach, ha un tempio a picco sul mare dove hanno preso il domicilio varie scimmie (fai attenzione perché le uniche veramente abituate ai turisti sono quelle alla monkey forest), dall'alto sembra un dinosauro ed é molto bella specialmente per il tramonto, noi temerari però decidiamo di scendere anche in questa spiaggia. Non serviva l'abilità di un camoscio, ma sicuramente non é adatta a tutti la discesa e la salita, basta fare molta attenzione. La spiaggia é bellissima e quasi deserta per il fatto che molti non se la sentono di fare il sentiero, le onde sono molto alte e risulta impossibile farsi il bagno, però é uno scenario bellissimo dove stare per il tramonto, anche se noi abbiamo preferito vederlo dall'alto, nel mentre sentiamo uno trattare con dei turisti, spiegando che la manta é un animale leggenda per l'isola, non é impossibile ma molto improbabile trovarne, quindi rinunciamo all'escursione per il giorno dopo. Successivamente torniamo in hotel e dopo la doccia decidiamo di uscire a un ristobar con musica dal vivo... Vi lascio senza i commenti e buonanotte, scoprirete nel caso com'è fare serata a nusa penida.
Arrivo a Kuta
17:20, lun 12 dic 2022
8° 42' 57.6" S - 115° 10' 5.2" E

Giorno 14: avendo rinunciato all'escursione decidiamo di passare la mattinata a un beach club su delle coltivazioni di alghe sul mare, il posto é bellissimo, ma non ricordo il nome perché l'abbiamo trovato sulla strada. Aspettiamo fino a fare il check out in ritardo ma non é un problema, quello che ci ha dato il motorino ci ha anche trovato i biglietti e quindi ci troviamo al porto. Impressioni sull'isola: anche noi siamo arrivati "tardi" stanno preparando e costruendo un sacco di roba per l'estate 2023, la stanno rendendo molto più turistica, spero con tutta me stessa che non influirà con l'inquinamento dell'isola, però già con i pochi turisti si vede tranquillamente che non riescono a gestire il fattore immondizia. La barca non ci mette tanto ad arrivare a Bali, però ci basta per evitare di morire di caldo, perla velocità é entrato tranquillamente qualche schizzo d'acqua, però ci siamo fatti due risate e via. Arrivati al porto siamo stati assaliti dai tassisti, ma con varie contrattazioni siamo riusciti ad arrivare da 250k a 100k per arrivare a kuta. Come arriviamo in città rimaniamo a bocca aperta, a kuta c'è di tutto! Ripensando ai primi giorni in cui c'era così poco che non sapevamo se saremmo riusciti a mangiare, siamo passati a ora che c'è così tanta roba da non sapere dove girarti, sembra tutto bello e tutto buono. Arriviamo all'hotel e cerchiamo di fare il check in ma non trova il nome, tra porconi in italiano e spiegazioni in inglese, abbiamo capito che avevamo sbagliato hotel (ops) per fortuna era solo al lato opposto della piazzetta e per fortuna é molto meglio rispetto a quello che abbiamo sbagliato. Ci prepariamo al volo e andiamo diretti al burger king per qualcosa di veloce, Leo spende 24 euro per una maglia dei Lakers e poi ci dirigiamo a un negozio di strumenti musicali a fare acquisti e a desiderare di farne molti di più, però un bongo in valigia non ci stava, nonostante fosse bellissimo, fatto a mano e con un suono pazzesco, prendiamo un'ocarina, una kalimba per mio fratello a 100k rupie e un'happy drum a 800k, quando in italia la puoi trovare anche a 500 euro. Felici dello shopping andiamo in spiaggia fino al tramonto a bere birra (quella al limone é la mia preferita). Ci cambiamo in hotel e usciamo giusto a mangiare, anche se facciamo fatica a trovare qualcosa perché qui pranzano tardi e cenano presto, comunque ci adattiamo e poi torniamo in hotel a guardare un film e addormentarci.
Canggu
11:05, mar 13 dic 2022
8° 37' 14.5" S - 115° 5' 14.7" E
La vista dalla spiaggia al tempio
Giorno 15: si va a tanah lot, un tempio in mezzo al mare, molto suggestivo ma é un peccato pagare il biglietto solo per vederlo da vicino senza entrare, non contenti abbiamo infranto le regole e ci siamo fatti una passeggiata tra gli scogli anche se siamo andati dove non si poteva ma non ci hanno visti e non ci hanno cazziati. Dopo avere visto un'infinità di granchi e un pescatore di granchi molto contento, torniamo tra le mura e cerchiamo un posto dove mangiare con la vista sul tempio, ovviamente. Dopo un giretto ai mercatini e a un bar con i luwak e due pipistrelli più grandi di batman, decidiamo di andare sulle coste di canggu a fare surf, come suggerito da tutti perché le onde sono più alte, ci accorgiamo di quanto velocemente si può passare da "ma va non prendiamo la lezione, tanto é facile" a chiederci "si può morire se si beve troppa acqua di mare col naso?" Suppongo di no perché siamo ancora vivi, ce la siamo cavata con dolori un po' ovunque un po' per gli schiaffi delle onde e tanto anche per lo sforzo immane che si fa surfando (adesso ho capito perché hanno quel fisico). Rimaniamo a bere birra e aspettare il tramonto come il giorno prima. Torniamo in hotel per toglierci la sabbia da posti dove la sabbia non dovrebbe stare e ci prepariamo per uscire a cena, torniamo in hotel e ci vediamo ancora il film aspettando di addormentarci.
Consiglio del giorno: se vuoi evitare strade brutte metti che sei con la macchina e non con la moto (in media funziona) la strada sarà più lunga, ma più adatta a chi non guida bene la moto

Un luwak che ha lavorato troppo
Uluwatu e spa
20:36, mer 14 dic 2022
8° 39' 4.0" S - 115° 8' 3.0" EGiorno 16: oggi si parte subito per uluwatu, più di un'ora di strada in moto e un mal di culo tremendo ma arriviamo al tempio delle scimmie, qua ci sono fino a 400 scimmie divise in "tribù", decidiamo di entrare senza guida e una signora inizia "le scimmie sono pericolose" "potrebbe succedervi qualcosa" per metterci paura, se c'è una cosa che mi fa incazzare e a cui non mi abituerò mai è l'insistenza degli indonesiani a tentare di farti spendere soldi, probabilmente con l'arrivo di più turisti nei prossimi anni questa cosa cambierà. Tempio bello ma ci stiamo il minimo indispensabile perché abbiamo fame e andiamo a mangiare in una pizzeria lì vicino. Decidiamo successivamente di andare alla spiaggia delle scimmie sempre in zona (pantai pandang pandang) anche qui si paga il parcheggio 2k rupie e la spiaggia 10k, una cosa sicura qui é che non paghi tanto, ma sicuramente paghi per tutto. Decidiamo nel mentre che siamo in spiaggia di andare alla sauna, dopo esserci goduti un po' di spiaggia e di scimmie che giocano tra loro, andiamo ad Amo spa e tra sauna, bagno turco, Jacuzzi, bagno gelato e docce profumate, stiamo lì per cena e fino alle 10 di sera. Andiamo in hotel giusto per cambiarci e facciamo un'uscita per poi tornare in hotel a riposare.

La sicurezza sul lavoro non é delle migliori

In spa, stanchissimi
Kuta beach
13:38, gio 15 dic 2022
8° 43' 7.7" S - 115° 10' 7.9" EGiorno 17: numero fortunato per fare l'ultimo giorno, iniziamo subito con una sessione di shopping a un centro commerciale fino a pranzo, speravo di prendere qualcosa, ma alla fine é leo quello che spende di più, approfittando della vicinanza con la spiaggia stiamo lì in zona e non contenti dei risultati ottenuti qualche giorno prima riproviamo a fare surf, spiando qualche tecnica va molto meglio, beviamo comunque tanta acqua anche se le onde di kuta sono molto più basse. "L'ultima e poi usciamo" dopo sicuramente più di un'ora che eravamo in mare, leo prende una bella onda e arriva a riva, faccio per prendere l'onda quando noto che davanti a me ci sono due deficenti che decidono di guardarmi come baccalà, faccio segno di spostarsi ma rimangono lì imperterriti, mi tocca tenere ferma la tavola e farmela fino a riva a bracciate perché non arrivavano più onde, sbucciandomi tutta e insultando sti mongoli da inizio bracciata fino ben oltre l'arrivo a riva. Credo di avere portato una buona dose di cultura italiana in spiaggia e per una volta noto che i vari venditori non sono insistenti con me.
Dopo essermi calmata e aver finito i soldi decidiamo di tornare in hotel, prendiamo il motorino e arriva il parcheggiatore "sono 2k rupie perché ho vegliato sul vostro motorino come un angelo custode", "sì ma zi non abbiamo soldi". Probabilmente ci ha tirato qualche maledizione perché tutto quello che avevamo era letteralmente una moneta da 500 rupie, però va beh, dopo esserci lavati e cambiati passiamo cena e sera in un posto stra figo che si chiama shooter e se vai a kuta devi assolutamente adare, passiamo tutta sera a giocare, bere e fare amicizia fino a chiusura e poi torniamo in hotel.

Gli avanzi di cibo li danno agli scoiattoli del posto
Goodbye Indonesia 🫂
12:00, ven 16 dic 2022
8° 44' 48.2" S - 115° 10' 0.4" EGiorno 18: ci svegliamo tardi, ma ci dedichiamo comunque del tempo per gli ultimi souvenir dopo avere preparato le valigie. Prendiamo un grab e mangiamo in aeroporto, quando l'aereo parte vediamo subito la spiaggia di kuta, da lì si vedono tutti gli aerei che partono da Denpasar e da che pensi di esserci stato abbastanza, ti viene la nostalgia di ricominciare tutta l'Indonesia da capo. Però siamo comunque con il sorriso in faccia perché una nuova avventura sta iniziando. Arriviamo Vietnam!